Regina Margherita - Sapghetti allo Scorfano

Regina Margherita, qualità e accoglienza dagli anni ’70

Da quasi 50 anni, il ristorante pizzeria Regina Margherita è un punto di riferimento a Bellariva e nella provincia di Rimini. Tutto è cominciato agli inizi degli anni ’70  quando l’intraprendente signora Maria ha aperto un bar con licenza annuale con il nome semplice e immediato di ‘Bellariva’.

“Le persone venivano a giocare a carte”, racconta il nipote, Gabriele Valli, attuare gestore insieme al figlio e alla nuora. “D’estate facevamo anche un po’ di ristorazione e di pizzeria”. Gabriele, che ha iniziato a lavorare qui con la zia, ha deciso di prendere le redini del locale insieme alla moglie Donatella nel 1985 e di trasformarlo un vero e proprio ristorante. Niente più partite a briscola, ma si è mantenuta nel tempo quell’atmosfera familiare tipicamente romagnola. Così, al’inizio degli anni ’90 sono stati completamente rinnovati gli ambienti e l’attività è stata ribattezzata ‘Regina Margherita’, una dedica al viale su cui si affacciano le ampie vetrate del ristorante con gli infissi in legno.

Nuovi interni, nuovo nome ma stessa passione e stessa qualità, garantita anche da presenze ormai storiche. “La nostra sfoglina Carla lavora qui da più di 40 anni e il nostro cuoco è con noi da 20 anni”, sottolinea con orgoglio Gabriele.

In questi anni c’è però qualcosa che è cambiato, o meglio, è stato aggiornato. “Una volta in Romagna si proponeva solo i piatti tipici, come le tagliatelle, le lasagne, i ravioli, il risotto alla marinara”, racconta il figlio di Gabriele, Cristian. “Anche noi avevamo un menu molto ristretto, limitato ai piatti della tradizione. Poi nel riminese la qualità si è alzata, hanno iniziato a esserci chef stellati, sono arrivati ingredienti nuovi, dal tonno fresco alle ostriche, e così anche noi romagnoli abbiamo iniziato a proporre ricette più internazionali”.

Oggi il menu del ristorante pizzeria Regina Margherita di Bellariva è vastissimo. Ci sono piatti di carne, ma soprattutto di pesce che, insieme alle pizze, sono anche i più richiesti. “Il più gettonato è il tagliolino allo scoglio – spiega Cristian – ma vanno molto anche le paste ripiene, come i ravioli di zucca con porcini e mazzancolle e i panzotti ripieni di aragosta, scampi e curry, gli spaghettoni allo scorfano con il loro sapore mediterraneo, i fritti, le grigliate e gli spiedini di calamari, impanati e cotti alla griglia come una volta”.

Non mancano zuppe di crostacei, ma anche pesce al sale e pesce al forno che Cristian sfiletta con maestria direttamente al tavolo, un’attenzione e una tradizione che pochi ormai portano avanti. E, a proposito, di lasciti di un passato intramontabile, al ristorante Regina Margherita si possono ancora gustare le lumachine profumate al finocchietto selvatico. Non è quindi un caso che il locale attiri molti riminesi, soprattutto d’inverno, ma anche turisti stranieri in cerca di autentici sapori romagnoli, del pesce sempre fresco, dell’ottimo rapporto qualità/prezzo e di ricette creative a partire dalla materia prima locale.

 

A un menu così ricco e variegato corrisponde un’ampia carta dei vini, quasi esclusivamente italiani. Referenze da Nord a Sud della Penisola, soprattutto bianchi e rosé, ma anche rossi che qualcuno abbina volentieri pure al pesce. E tra le varie proposte ci segnalano che la Rebola di Rimini e il Vermentino sardo sono quelli che vanno per la maggiore.

Perfetto specchio di quel mix tra territorio, tradizione, ampie vedute e creatività che caratterizza l’offerta del ristorante Regina Margherita. Il tutto unito da quella accoglienza, da quella cordialità tipica di questa parte d’Italia. “Possiamo anche proporre gli spaghettoni alla granseola o le ostriche, ma facciamo sempre sentire i nostri clienti in Romagna”.