IL PANE SUPERFOOD NELLA VECCHIA PESCHERIA DI RIMINI
Un piccolo gioiello profumato di buono incastonato in una delle piazzette storiche del centro di Rimini. È il Forno della Vecchia Pescheria. Incontriamo Claudia, una cascata di capelli color grano baciato dal sole e gli occhi brillanti pieni di curiosità. Assieme al fratello Luca e alla cognata Monia gestisce il forno, una bottega storica, eredità del papà Luciano il factotum di quella piccola impresa nata negli anni dell’austerity.
” Nel 73 i miei genitori rilevarono un forno chiuso da sei mesi nella vecchia pescheria, era come essere in un grande centro commerciale all’aperto , ricco e vivacizzato da piccoli imprenditori. Ma era anche il momento della crisi energetica. Mio babbo Luciano è stato un temerario, forte della sua grande esperienza, passione e innovazione. Aveva visto lontano. Ha avuto la fortuna di essere al momento giusto nel posto giusto.” Erano gli anni in cui la riviera romagnola guardava Oltremanica. Il boom dei pub : Black Cock, Lord Nelson, Rose& Crowne. ” Ci siamo specializzati in pane da hamburger, tramezzini, pane da crostini e pane americano, eravamo gli unici a farlo. Ancora oggi i panini di varie fogge e dimensioni sono il nostro cavallo di battaglia.
Ma non ci siamo fermati , guardiamo avanti, al nuovo: la cura , il dettaglio , l’ armonia tra i sapori e i colori sono la tendenza delle tavole contemporanee a cui diamo il nostro contributo. L’alga spirulina, la curcuma , la moringa ( la pianta del rafano ) danno alle farine colorazioni uniche, particolari , richieste nella gastronomia gourmet.
Stiamo cavalcando l’onda del superfood. Il pane proteico dall’alto contenuto di leguminose che abbatte il carico di zuccheri dei carboidrati a favore delle proteine vegetali. L’ultima novità è la lenticchia rossa. Immagina una fetta di pane rossastro abbrustolito con burrata e basilico, una delizia anche per gli occhi.
Chi sono i vostri fornitori? Sono “matti ” come noi. La prima volta che ho proposto la cannella ai ragazzi del laboratorio mi hanno presa per pazza, ma poi si sono abituati e adesso non si stupiscono più. La nostra filosofia è semplicemente riassunta in tre parole “pane amore e fantasia” . L’amore per la creatività è evidente nelle mie vetrine dedicate : sculture di pane in omaggio ai bersaglieri ospiti della città, per celebrare i 2000 anni del Ponte di Tiberio; ho realizzato anche il presepe contestualizzato con i monumenti della città. Mi diverto a creare centri tavola d’effetto, con decorazioni brillanti su carbone vegetale o gli angioletti di pasta sfoglia. Ma l’ idea più simpatica è un mazzo di grissini, un bel bouquet di grissino stirato multicolore” .
Come darle torto?
Il linguaggio del pane come quello dei fiori è universale.
Carlotta Piombini