AmoRimini: Romagna a Tavola incontra lo Chef Luca Borrelli.

E’ nel 2016 che “AmoRimini” dà avvio ad un progetto ambizioso ed innovativo nella città di Rimini: nella suggestiva location di design collocata sul Lungomare Augusto Murri, il ristorante appartenente al Gruppo Canzian si propone di valorizzare la preziosità della materia prima del territorio attraverso una cucina squisitamente unica.

In piena sintonia col concept che anima gli altri quattro locali del Gruppo, i pilastri su cui poggia questa attività sono: ricerca dei prodotti e dei fornitori locali d’eccellenza, tradizione, qualità, originalità e attenzione al dettaglio. Se ogni ristorante si differenzia dagli altri per identità e caratteristiche proprie, il fil rouge che ricollega le offerte è quello della cucina romagnola e italiana più in generale.
Facendo una “carrellata” del gusto, ricordiamo che:

  • Il Ristorante “Dallo Zio”, primo ristorante del gruppo, propone piatti ricercati di pesce pregiato di alta qualità.
  • La Trattoria “La Marianna” che si presenta come un luogo “fuori dal tempo”, propone il nostro pesce “povero”, come lumachine, sardoncini, canocchie e soglioline rigorosamente pescati in giornata ed accompagnati con piadina.
  • L’ “Osteria de Borg”, si trova nel borgo di San Giuliano e vi si possono degustare piatti della tradizione dell’entroterra: salumi di Mora, minestre al mattarello, dolci popolari, carni della Valmarecchia e formaggi di latte crudo di Montefiore Conca, accompagnati da composte casalinghe.
  • La Piadineria-ristorante “Nud e Crud”, nel borgo di San Giuliano offre la possibilità di gustare primi, cassoni e piadine farcite, da quelle tradizionali a quelle più particolari.
  • Oggi, che vistiamo il Ristorante “Amorimini” a Marina Centro, affacciato sul mare, abbiamo il piacere di incontrare lo chef Luca Borrelli, classe 1991, con un’ esperienza ed un know-how che tradiscono la giovane età. “Io ero già qui nel 2016” ci spiega Borrelli “Ho varie esperienze come Chef presso ristoranti stellati, faccio parte della Nazionale italiana cuochi, ho partecipato a numerose trasmissioni televisive, faccio corsi, consulenze, mi occupo di start-up, sono originario di Pompei, ma vivo da 15 anni a Rimini”.

    Qual’è stata l’esperienza più incisiva, quella che più ti ha fatto “crescere”, nella tua carriera professionale?

    “Sicuramente lavorare in Francia, al fianco di Alain Ducasse, cosiccome a Milano per Felix Lo Basso, ma anche tutto il percorso delle competizioni per la Nazionale che mi ha portato a cambiare il modello di organizzazione cui ero abituato: una filosofia di lavoro completamente differente rispetto a quella di una volta, che punta molto sulla preparazione del servizio, sul modo di arrivare a servizio, sull’ arrivarci in maniera più rilassata rispetto a come si faceva un tempo, quando tutto era gestito in maniera più confusionale, a scapito del cliente e della cucina stessa.

    Questo mood regge i grandi numeri e si sostiene su una grande attività di preparazione, di stoccaggio e di organizzazione di brigata. Ora per esempio che è estate siamo in 23, ma in inverno in una decina”.

    Quando domandiamo a Luca di cosa sia particolarmente orgoglioso, rispetto a tutto il lavoro svolto in questi anni, con molta sicurezza e serenità ci risponde – e condividiamo appieno la riflessione- : “La cosa di cui vado più orgoglioso di questi anni di lavoro la determinazione. Senza determinazione gli obiettivi non arrivano e credere nella propria passione è fondamentale per arrivarci”.

    Parliamo del Menù di AmoRimini, quali sono i piatti più richiesti e come si struttura?
    “ La Filosofia AmoRimini è quella di valorizzare attraverso la nostra cucina i prodotti del territorio con selezione attenta e accurata delle aziende e dei piccoli produttori locali. Altro punto forte e caratteristico è che usiamo solo il pescato dell’ Adriatico, tranne nel periodo del fermo pesca, in cui ci adattiamo. Seguiamo la stagionalità e quindi ogni 3 o 4 mesi cambiamo menù..un Menù dove la pasta fresca è un cavallo di battaglia: le pastaie ci fanno le loro specialità, a base di farina e uova nostrane e potete vederle al lavoro. Anche i dolci sono fatti da noi. Ci sono poi alcuni piatti che restano fissi in Carta: uno per tutti il risotto, ma anche lo spaghettone aglio olio peperoncino e calamaretti, il pescato alla brace con griglia carbone. Richiestissimo anche il crudo (nel Grand Plateau serviamo ostriche, tre tipi di tartare, carpacci, crostacei). Giusto le cappesante vengono da Chioggia o qualcosa può arrivare dalla Sicilia, ma la filosofia è AmoRimini”.

    Sicuramente basta guardarsi attorno per comprendere che un altro punto forte del locale è la cantina, che è a vista con cella al centro della sala, dove i clienti possono entrare e scegliere l’ etichetta preferita. Essa offre un ampio assortimento di vini dell’entroterra romagnolo, assieme ad etichette nazionali e internazionali di pregio, circa 150 referenze dal territorio allo Champagne.

    Sottolineiamo (perché merita dirlo) che anche la cucina è a vista e il design degli ambienti e degli arredi è davvero moderno e accogliente. Ma anche di pregio: si pensi al vetro di Murano che domina in mise en place e minuterie. “Dati i grandi numeri e le esigenze del turista, d’ estate abbiamo scelto di utilizzare le tovagliette, mentre d’ inverno, la mise en place cambia. La clientela varia in base alla stagione, ma in genere lavoriamo molto con i gruppi di inverno e con i riminesi, a differenza dell’ estate, che vede protagonisti i turisti da ogni dove”.

AmoRimini è aperto tutti i giorni dalle 12.30 alle 15 e dalle 19.30 alle 23.

Giulia Tellerini

( Foto tratte dal sito https://amorimini.it/ )